POST 154

Il Disegno
di Legge di Bilancio, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, propone tra le
diverse misure di rilancio dell’economia, l’Imposta sul Reddito
dell’Imprenditore (IRI), già contenuta all’art. 11 della Legge n.23/2014.

L’IRI è una flat tax, un’imposta fissa, avente la stessa aliquota dell’Ires
(ovvero il 24% dal 2017), e verrà applicata ai redditi prodotti dalle Ditte
individuali e dalle Società di persone, che non siano stati distribuiti
(prelevati).

In questo
modo viene assimilato il regime impositivo dei redditi prodotti dagli
Imprenditori individuali e dalle Società di persone a quello delle Società di
capitali
.

Attualmente
i redditi prodotti dalle Società di capitali sono assoggettati all’Ires, mentre
quelli prodotti dalle Ditte individuali e dalle Società di persone, a
prescindere che siano distribuiti (prelevati) o meno, sono assoggettati
all’Irpef.

Tuttavia
mentre l’Ires è fissa e pari al 27,5%, ma la Manovra di ieri prevede di ridurla
già dal prossimo anno al 24%, l’Irpef è crescente per scaglioni di reddito,
partendo da un minimo del 23% per redditi non superiori a 15 mila euro, fino ad
arrivare al 43% per redditi superiori a 75 mila euro.

Le Farmacie
private
, che stante la normativa speciale ancora in vigore, operano
esclusivamente in regime di Ditta individualo o Società di persone, sono quindi
interessate dalla nuova IRI.

Del resto l’IRI
presenta una soglia di convenienza molto alta.
Risulta infatti vantaggiosa qualora
i redditi complessivi imponibili Irpef abbiano una tassazione media superiore
al 24% ovvero, tralasciando le addizionali regionali e comunali, siano
superiori a 20 mila euro e non siano stati interamente distribuiti (prelevati).

Giovanni Loi
Dottore Commercialista
– Studio Epica – Mestre Venezia