POST 467
L’art. 1, comma 60, della Legge di Bilancio riconferma l’iper-ammortamento ed il super-ammortamento per i beni immateriali (vedi anche Post n.406 di novembre 2018).
La norma prevede che, al fine di favorire processi di trasformazione tecnologica e digitale secondo il modello “Industria 4.0”, le disposizioni dell’iper ammortamento (art. 1, comma 9, della L. 232/2016) si applicano nelle misure previste al comma 61 dell’art. 1 della L. 145/2018 agli investimenti in beni materiali strumentali nuovi, destinati a strutture produttive situate nel territorio dello Stato, effettuati entro il 31.12.2019, ovvero entro il 31.12.2020, a condizione che entro la data del 31.12.2019 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Pertanto, è stato confermato sostanzialmente tutto l’impianto della norma previsto nel Disegno di Legge, ma la rimodulazione del beneficio ha subito una variazione in senso positivo:
1) per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro resta al 170%;
2) per gli investimenti da 2,5 a 10 milioni di euro al 100%;
3) per gli investimenti da 10 a 20 milioni di euro al 50%.
Il comma 62 ha, inoltre, disposto che, per i soggetti che beneficiano della maggiorazione di cui al precedente comma 60 e che nel periodo indicato dalla medesima norma effettuano investimenti in beni immateriali strumentali compresi nell’elenco di cui all’allegato B annesso alla L. 232/2016, il costo di acquisizione è maggiorato del 40% (c.d. “super-ammortamento dei beni imma-teriali”).
Infine, al comma 229 della Legge di Bilancio si stabilisce l’estensione dell’agevolazione sull’ammortamento anche per i costi sostenuti per l’accesso a beni immateriali tramite servizi di cloud-computing.
Luca Zannoni
Dottore Commercialista – Studio EPICA – Treviso