POST 39/2020
L’ABI (Associazione Bancaria Italiana) ha emanato in data 24 marzo 2020 una circolare che contiene alcuni chiarimenti sulle misure a sostegno della liquidità per le imprese danneggiate da COVID-19 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020 (Decreto Cura Italia), anche sulla scorta di alcune FAQ pubblicate in tema sul sito del MEF.
Di seguito, in sintesi, i principali chiarimenti:
- il rimborso dei prestiti non rateali scadenti prima del 30 settembre 2020 viene posticipato, senza alcuna formalità al 30 settembre 2020, alle medesime condizioni e gli eventuali “elementi accessori” al contratto di finanziamento sono prorogati coerentemente senza formalità;
- per “elementi accessori” si devono intendere tutti i contratti connessi al contratto di finanziamento, quali, ad esempio, garanzie, assicurazioni e derivati;
- proroga automatica anche per le aperture di credito a revoca e per i prestiti accordati a fronte di anticipi sui crediti esistenti;
- per i prestiti rateali sono comprese le rate in scadenza al 30 settembre, che non dovranno essere quindi pagate;
- le misure sono estese anche ai lavoratori autonomi titolari di partita Iva tra cui, i professionisti e le ditte individuali;
- per ottenere i benefici delle misure i beneficiari non devono avere posizioni debitorie classificate dalla regolamentazione bancaria come esposizioni deteriorate, ripartite nelle categorie sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate e non potranno avere rate insolute anche parzialmente da oltre 90 giorni;
- la richiesta di proroga con l’allegata autocertificazione deve essere inviata via PEC, oppure attraverso altre modalità che consentano di tenere traccia della comunicazione con data certa;
- le banche devono accettare le comunicazioni di moratoria se rispettano i requisiti, e non dovranno verificare la veridicità delle autodichiarazioni effettuate dalle imprese.
In allegato la circolare ABI.
Lorenzo Tirindelli
Dottore Commercialista – Studio Epica – Treviso Montebelluna