POST 106/2022
L’articolo 23 commi da 2 a 5 del Dl 73/2022 (cd. Decreto Semplificazioni) introduce una importante novità per le imprese che hanno utilizzato, o intendono utilizzare, il credito imposta per ricerca e sviluppo di cui alla Legge di bilancio 2020.
Al fine di favorire maggiore condizione di certezza operativa nell’applicazione della norma viene infatti introdotta una certificazione preventiva ovvero viene data la possibilità alle imprese di richiedere una certificazione che attesti come rientranti nella norma agevolativa della ricerca e sviluppo gli investimenti effettuati o da effettuare.
Analoga certificazione può essere richiesta per l’attestazione della qualificazione delle attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di obiettivi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica ai fini dell’applicazione della maggiorazione dell’aliquota del credito d’imposta.
La certificazione in commento:
– può essere richiesta a condizione che le violazioni relative all’utilizzo dei crediti d’imposta non siano state già constatate e comunque non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali l’autore o i soggetti solidalmente obbligati, abbiano avuto formale conoscenza;
– deve essere rilasciata da soggetti abilitati che si attengono, nel processo valutativo, a quanto previsto da apposite linee guida del Ministero dello sviluppo economico, periodicamente elaborate ed aggiornate;
– esplica effetti vincolanti nei confronti dell’Amministrazione finanziaria, tranne nel caso in cui, sulla base di una non corretta rappresentazione dei fatti, la certificazione venga rilasciata per una attività diversa da quella concretamente realizzata.
Con un Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (su proposta del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il MEF) di futura emanazione saranno:
– individuati i requisiti dei soggetti pubblici o privati abilitati al rilascio della certificazione;
– istituito un apposito albo dei certificatori, tenuto dal Ministero dello sviluppo economico;
– stabilite le modalità di vigilanza sulle attività esercitate dai certificatori, le modalità per richiedere la certificazione, nonché i relativi oneri a carico dei richiedenti.
Alberto Simonetti
Dottore Commercialista – Studio EPICA Treviso e Udine