POST 170/2022
Nell’iter di conversione in legge del Dl Aiuti Ter, che dovrebbe concludersi entro la fine di novembre, stanno prendendo forma le attese novità in materia di sanatoria per i crediti di ricerca e sviluppo prevista dall’articolo 5, commi 7-12, del Dl 146/2021.
Con emendamento presentato dal Governo, e approvato nella seduta del 7 novembre 2022 dalla Commissione speciale, viene prevista una riapertura del termine per presentare l’istanza di riversamento scaduta lo scorso 31 ottobre 2022.
L’emendamento in questione dispone la possibilità per i contribuenti, in possesso dei relativi requisiti, di accedere alla procedura di riversamento spontaneo dei crediti per attività di ricerca e sviluppo, indebitamente utilizzati, entro il prossimo 31 ottobre 2023.
Di fatto verrebbe a realizzarsi una proroga di un anno rispetto alla inziale scadenza.
La nuova previsione comporterebbe inoltre anche lo “slittamento” in avanti delle scadenze delle rate per effettuare i riversamenti. La prima o unica rata è pertanto prevista in scadenza non più il 16 dicembre 2022 bensì il 16 dicembre 2023 e così le eventuali ulteriori due rate (qualora si optasse per il versamento rateale) verrebbero slittate di un anno rispetto alla previsione iniziale.
Tale differimento dei pagamenti riguarderà ovviamente anche coloro i quali dovessero aver già presentato l’istanza entro lo scorso 31 ottobre 2022.
L’emendamento in oggetto prevede inoltre un’altra importante novità ovvero la possibilità per il contribuente di farsi rilasciare una certificazione, ex articolo 23 Dl 73/2022, sulle attività di ricerca e sviluppo svolte anche in relazione al “vecchio” credito R&S, quello rientrante nel cd. riversamento agevolato.
Si ricorda che la certificazione ex art. 23 Dl 73/2022 ha la funzione di attestare il rispetto dei requisiti normativi e di prassi per poter aver diritto al credito di imposta. Il funzionamento di tale certificazione ad oggi è demandato ad un DPCM non ancora emanato.
La certificazione ha un effetto vincolante per l’Amministrazione Finanziaria la quale è inibita dall’emettere atti impositivi contrari al contenuto della stessa.
Tuttavia, si ricorda che l’utilizzo della certificazione è precluso a quei contribuenti che abbiano già ricevuto un atto di recupero del credito, un PVC o che abbiano avuto conoscenza dell’inizio di attività istruttoria (inviti o questionari). Questi contribuenti, in relazione ai crediti ex DL 145/2013, non potranno quindi dotarsi della certificazione ma potranno accedere esclusivamente al riversamento.
La certificazione parrebbe tuttavia, per ragioni logico sistematiche, non essere preclusa invece a quei contribuenti (e sono molti) che nei mesi precedenti hanno ricevuto lettere di compliance da parte dall’Agenzia delle Entrate in relazione a possibili anomalie rispetto all’utilizzo dei crediti R&S ex Dl 145/2013.
Su tale ultimo aspetto sono quindi auspicabili chiarimenti a seguito dell’approvazione definitiva della legge di conversione del Dl Aiuti Ter.
Alberto Simonetti
Dottore Commercialista – Studio EPICA Treviso e Udine