POST 46/2024

Grazie all’aggiornamento del software di compilazione del modello REDDITI PF 2024, rilasciato ieri sera dall’Agenzia delle Entrate, anche i forfettari potranno calcolare le proposte di reddito concordato, secondo una metodologia delineata nel DM 15 luglio 2024 (non ancora pubblicato in G.U.).

La proposta di concordato per i contribuenti forfettari (che per il primo anno ha un’applicazione limitata al solo 2024) viene elaborata utilizzando i dati dichiarati dal contribuente e le informazioni degli ISA, inclusi dati storici. Anche per i forfetari, i redditi vengono rivalutati applicando i coefficienti delle proiezioni macroeconomiche del PIL della Banca d’Italia. Inoltre, il DM 15 luglio 2024 prevede la possibilità di riduzioni del reddito concordato in caso di eventi straordinari, come calamità naturali, danni significativi ai locali o alle scorte, o sospensione dell’attività per ragioni amministrative o professionali.

Le riduzioni del reddito concordato variano in base alla durata della sospensione dell’attività e vanno dal 10% (sospensioni tra 30 e 60 gg) e il 30% (sospensioni superiori a 120 gg).

Nonostante l’innovazione, le prime simulazioni indicano che le proposte di reddito potrebbero risultare superiori rispetto a quelle dichiarate precedentemente. La convenienza ad aderire al concordato preventivo dovrà essere valutata individualmente, considerando che non sono previsti particolari regimi premiali per i forfetari, e che eventuali incrementi di reddito rispetto a quello concordato non avranno rilevanza fiscale.

L’applicabilità sperimentale del concordato per il 2024, con adesione entro fine ottobre, offre ai contribuenti l’opportunità di confrontare il reddito prodotto, di cui avranno verosimilmente un’idea concreta dell’ammontare, con quello proposto dall’Agenzia delle Entrate.

A partire dal biennio 2025-2026, il concordato preventivo diventerà biennale anche per i forfettari.

Si segnala, infine, che le normative potrebbero subire ulteriori modifiche in base al D.Lgs. correttivo attualmente in esame parlamentare, che potrà incidere sulla disciplina del concordato preventivo biennale.

Damiano Casadei

Studio EPICA – Treviso