POST 2/2025
Come noto, la “Farmacia dei servizi”, introdotta nel nostro Paese dal DLgs n.153/2009 e risultata strategica durante la recente pandemia covid-19, stenta tuttora a decollare a causa della ridotta, se non assente, convenienza economica.
L’erogazione delle prestazioni obbliga infatti la farmacia a sostenere elevati costi organizzativi e di prestazione, che spesso i relativi ricavi non giustificano.
Al fine di favorire una maggior diffusione dei servizi in farmacia, ancora la Legge di bilancio 2018 ha introdotto in via sperimentale una forma di remunerazione delle prestazioni erogate dalle farmacie, con oneri a carico del Servizio sanitario nazionale, che l’ultima Legge di bilancio (art. 1, comma 328) ha inteso prorogare anche per l’anno in corso, per una spesa complessiva di euro 25,3 milioni.
Entro il 30 settembre 2025 è fatto obbligo al Comitato paritetico e al Tavolo tecnico di valutare gli esiti dell’attività sperimentale ai fini della rendicontazione delle spese e della eventuale stabilizzazione dei nuovi servizi erogati dalle farmacie.
Giovanni Loi
Dottore Commercialista – Studio EPICA – Mestre Venezia