POST 28/2025
La Legge di Bilancio 2025 elimina la possibilità di poter fruire del credito d’imposta con riferimento ai beni immateriali di cui all’allegato B annesso alla legge 11/12/2016 n. 232 (software, sistemi e system integration, applicazioni) connessi a investimenti in beni materiai “Industria 4.0” dal 2025. L’agevolazione resta valida per gli investimenti effettuati nel 2024 e per quelli “prenotati” entro il 31/12/2024 e consegnati entro il 30/6/2025.
La Legge di Bilancio 2025 apporta le seguenti modifiche alla disciplina relativa al credito d’imposta per investimenti in beni materiali di cui all’allegato A annesso alla legge 11/12/2016 n. 232 relativi al piano transizione 4.0 effettuati nel 2025 o comunque entro il 30/6/2026 (a condizione che entro il 31/12/2025 l’ordine risulti accettato e sia stato pagato un acconto di almeno il 20%):
- introduce un tetto massimo di spesa a livello erariale;
- viene stabilità un’apposita procedura obbligatoria di comunicazione telematica da effettuare al MIMIT con indicazione delle spese sostenute e dell’ammontare del credito d’imposta richiesto, si attendono indicazioni in merito ai termini di invio di tale comunicazione.
Il MIMIT trasmetterà poi all’Agenzia delle Entrate l’elenco delle società che hanno richiesto la fruizione del credito d’imposta secondo l’ordine cronologico di ricevimento delle comunicazioni.
La possibilità di poter fruire di tale credito d’imposta dipenderà quindi dalla presenza negli elenchi che saranno resi disponibili, in base all’ordine cronologico di invio delle domande e fino al raggiungimento dei limiti di spesa.
Tali novità non riguardano gli investimenti per i quali entro la data di pubblicazione della presente legge (31/12/2024) il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Laura Barbieri
Dottore Commercialista – Studio EPICA – Treviso
Raffaella Garbin
Dottore Commercialista – Studio EPICA – Vicenza