POST 25/2021
Con l’intento di sostenere il settore della ristorazione, anche in considerazione delle misure restrittive adottate a causa del COVID- 19, i commi da 117 a 123 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio 2021 prevedono, per i cuochi professionisti, un credito di imposta pari al 40% delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 ed il 30 giugno 2021 per:
- l’acquisto di beni strumentali ovvero macchinari di classe lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari;
- l’acquisto di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione;
- la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale;
Per cuochi professionisti si intendono i soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti, sia come lavoratore dipendente sia come lavoratore autonomo in possesso di partita IVA, anche nei casi in cui non siano in possesso del codice ATECO 5.2.2.1.0.
Il credito di imposta spetta nella misura massima di 6 mila euro (e comunque nel limite massimo di spesa complessivo per lo Stato di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023).
Il credito può:
- essere utilizzato esclusivamente in compensazione;
- essere ceduto a terzi compresi gli istituti di credito.
Il credito di imposta non costituisce reddito ai fini delle imposte dirette e IRAP.
Con provvedimento del Ministero dello sviluppo economico di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e con il Ministero dell’Economia e delle Finanze da emanarsi entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della Legge di bilancio 2021 (quindi entro il 2 marzo 2021), verranno stabiliti i criteri e le modalità di attuazione delle disposizioni in commento, con particolare riguardo alle procedure di concessione al fine del rispetto del limite di spesa, alla documentazione richiesta, alle condizioni di revoca e all’effettuazione dei controlli.
Alberto Simonetti
Dottore Commercialista – Studio EPICA Treviso e Udine