POST 90/2021
L’art. 37 del D.L. 41 del 22 marzo 2021 (c.d. “Decreto Sostegni”) prevede l’istituzione di un fondo con una dotazione di 200 milioni di euro, per il finanziamento delle grandi imprese in difficoltà per l’emergenza epidemiologica da Covid-19.
La norma è rivolta alle grandi imprese ovvero le imprese con 250 o più dipendenti, fatturato superiore a 50 milioni di euro o un totale di bilancio superiore ai 43 milioni di euro, escluse banche ed assicurazioni.
I finanziamenti, che saranno rimborsabili in 5 anni, vengono concessi ad imprese in temporanea difficoltà, che presentano flussi di cassa prospettici inadeguati a far fronte regolarmente alle obbligazioni pianificate o che si trovano in situazione di “difficoltà”, ma che presentano prospettive di ripresa dell’attività.
Il finanziamento viene in ogni caso concesso a condizione che si possa ragionevolmente presumere il rimborso integrale dell’esposizione alla scadenza.
Sono escluse le imprese che si trovavano già in “difficoltà”, come definita dall’articolo 3 del suddetto Regolamento (UE) n. 651/2014, alla data del 31 dicembre 2019, ossia:
– le imprese che siano oggetto di procedura concorsuale per insolvenza o soddisfino le condizioni previste dal diritto nazionale per l’apertura nei loro confronti di una tale procedura su richiesta dei loro creditori;
– le imprese che abbiano ricevuto un aiuto per il salvataggio e non abbiano ancora rimborsato il prestito o revocato la garanzia, o abbiano ricevuto un aiuto per la ristrutturazione e siano ancora soggette a un piano di ristrutturazione;
– le società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della società, qualora le stesse abbiano perso più della metà dei fondi propri, quali indicati nei conti della società, a causa di perdite cumulate;
– le imprese nelle quali negli ultimi 2 anni, il rapporto debito/patrimonio netto contabile dell’impresa sia stato superiore a 7,5 e il quoziente di copertura degli interessi dell’impresa (EBITDA/interessi) sia stato inferiore a 1,0.
Possono accedere ai finanziamenti anche le imprese in amministrazione straordinaria, per assicurare la concessione di prestito diretto alla gestione corrente, alla riattivazione ed al completamento di impianti, immobili ed attrezzature industriali nonché per le altre misure indicate nel programma presentato. I crediti sorti per la restituzione delle somme saranno prededucibili.
Le modalità e le condizioni di accesso all’intervento saranno definite con un decreto del MISE, di concerto con il MEF e l’efficacia delle disposizioni è subordinata all’autorizzazione da parte della Commissione Europea.
Lorenzo Tirindelli
Dottore Commercialista – Studio Epica – Treviso Montebelluna