POST 74/2023
L’articolo 4, del Decreto-legge N.34/2023 pubblicato in Gazzetta Ufficiale N. 76 del 30/03/2023 ha previsto quanto segue:
Imprese Energivore
Le imprese a forte consumo di energia elettrica (energivore), individuate dal decreto del MISE 21 dicembre 2017, possono beneficiare di un credito d’imposta, a condizione che i costi per KWh della componente energia elettrica, calcolati sulla base della media del primo trimestre 2023 e al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, abbiano subito un incremento del costo per KWh superiore al 30% relativo al medesimo periodo dell’anno 2019, è riconosciuto un contributo straordinario a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, sotto forma di credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2023.
Imprese non Energivore
Alle imprese diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica, cosiddette “non energivore”, dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 KWh, è riconosciuto a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l’acquisto della componente energia, un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta pari al 10% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica, effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2023, comprovato mediante le fatture di acquisto. Anche in questo caso il contributo è riconosciuto a condizione che il prezzo della componente energia, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2023, al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, abbia subito un incremento del costo per KWh superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.
Imprese Gasivore
Alle imprese a forte consumo di Gas naturale (gasivore), di cui all’elenco per l’anno 2023, pubblicato dalla Cassa per i Servizi Energetici ed Ambientali, ai sensi del Decreto del Ministro della Transizione Ecologica n. 541 del 21 dicembre 2021, è riconosciuto a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisto del gas naturale, un contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto di gas, consumato nel secondo trimestre solare 2023, per usi energetici diversi da quelli termoelettrici. Il contributo spetta qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media riferita al primo trimestre 2023, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MI-GAS) pubblicati dal Gestore dei mercati (GME), abbia subito un incremento superiore al 30%, del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.
Imprese Non Gasivore
Alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale, cosiddette “non gasivore”,è riconosciuto a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l’acquisto di gas naturale, un contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nel secondo trimestre 2023, per usi energetici diversi da quelli termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2023, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MI-GAS) pubblicati dal Gestore dei mercati energetici(GME), abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.
Le imprese per le quali il fornitore di energia elettrica o gas naturale del primo e secondo trimestre 2023 sia lo stesso da cui si rifornivano nel primo e secondo trimestre 2019, possono richiedere una comunicazione al rivenditore entro sessanta giorni dalla scadenza del periodo per il quale spetta il credito d’imposta, nella quale sono riportati il calcolo dell’incremento del costo della componente energetica e l’ammontare del credito spettante per il secondo trimestre 2023.
Si ricorda, che i crediti d’imposta spettanti sono utilizzabili esclusivamente in compensazione mediante F24, ed eventualmente cedibili solo per intero.
L’utilizzo del credito d’imposta anche per importi superiori a € 5.000 annui, avendo natura “agevolativa” non richiede la preventiva presentazione della dichiarazione dei redditi e l’apposizione del visto di conformità.
I crediti non sono tassati ai fini IRPEF/ IRES/IRAP.
I crediti maturati nel secondo trimestre 2023, potranno essere utilizzati in compensazione entro il 31 dicembre 2023.
Andrea Salmistraro
Studio EPICA Vicenza