POST 190/2023
Con l’ordinanza 24093/2023 la Corte di Cassazione ha affermato che i versamenti in conto futuro aumento di capitale, e cioè quelle dazioni di danaro dei soci a favore della società che non sono definitivamente acquisite al patrimonio sociale avendo uno specifico vincoli di destinazione, debbono essere restituiti al socio ove l’aumento di capitale non sia operato essendo venuta meno la causa giustificativa dell’attribuzione patrimoniale eseguita in favore della società.
Ai fini della qualificazione della dazione come versamento in conto futuro aumento di capitale è necessario che risulti in modo chiaro e inequivoco la volontà delle parti di subordinare il versamento all’aumento di capitale mediante l’indicazione ex ante di elementi sufficientemente specifici e dettagliati, non essendo sufficiente la sola denominazione adoperata nelle scritture contabili.
Tommaso Talluto
Avvocato – Studio EPICA – Treviso