POST 394
Ieri, lunedì 15 ottobre 2018, il Governo
ha approvato tre importanti provvedimenti:
1. un decreto legge in materia fiscale;
2. un decreto legge in materia di semplificazione burocratica;
3. il disegno di legge di Bilancio 2019.
Il testo ufficiale dei provvedimenti sarà reso noto nei
prossimi giorni.
Di seguito si riporta il Comunicato Stampa ufficiale
emanato dal Governo.
“DECRETO FISCALE
Disposizioni
urgenti in materia fiscale (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente
Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria, ha
approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia
fiscale.
Di seguito alcune tra le principali misure previste.
ROTTAMAZIONE TER – Si prevede, per chi aveva
già beneficiato della rottamazione bis e ha versato almeno una rata, la
possibilità di ridefinire il proprio debito con il fisco (relativo al periodo
tra il 2000 e il 2017) a condizioni agevolate, tra cui l’esclusione dal
pagamento delle sanzioni e degli interessi di mora, la possibilità di
rateizzare il pagamento (massimo 10 rate consecutive di pari importo) in 5 anni
pagando un interesse ridotto del 2% l’anno e quella di compensare i debiti con
il fisco con i crediti nei confronti della pubblica amministrazione.
STRALCIO DEI DEBITI FINO 1000
EURO – Si prevede la
cancellazione automatica di tutti i debiti con il fisco relativi al periodo che
va dal 2000 al 2010 di importo residuo fino a 1000 euro.
DEFINIZIONE AGEVOLATA – Sono previste varie ipotesi
di definizione agevolata delle controversie tra i contribuenti e il fisco. In
particolare, si prevede la definizione agevolata dei carichi affidati
all’agente della riscossione a titolo di risorse proprie dell’Unione europea;
delle controversie tributarie nei confronti dell’Agenzia delle entrate; degli
atti del procedimento di accertamento; degli atti dei procedimenti verbali di
contestazione; delle imposte di consumo.
FATTURAZIONE ELETTRONICA – Si mantiene l’entrata in
vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica dal primo gennaio 2019,
riducendo per i primi sei mesi le sanzioni previste per chi non riuscirà ad
adeguare i propri sistemi informatici.
SEMPLIFICAZIONE PER EMISSIONE
FATTURE – Si dà la
possibilità di emettere fatture entro 10 giorni dalla operazione alla quale si
riferiscono. Inoltre, si prevede che le fatture debbano essere annotate nel
registro entro il giorno 15 del mese successivo alla loro emissione. Sempre
nell’ottica della semplificazione viene abrogato l’obbligo di registrazione
progressiva degli acquisti.
IVA – Si prevede che il pagamento
dell’Iva slitti al momento in cui la fattura viene incassata.
GIUSTIZIA TRIBUTARIA DIGITALE – Si favorisce il processo
telematico anche per la giustizia tributaria.
TRASMISSIONE TELEMATICA DEI
CORRISPETTIVI
– Oltre all’obbligo di fatturazione elettronica, si introduce l’obbligo
generalizzato di memorizzare e trasmettere telematicamente i corrispettivi.
Questo consentirà di eliminare alcuni adempimenti contabili come l’obbligo di
tenuta dei registri e conservazione delle fatture e degli scontrini e un
controllo maggiore e meno invasivo dell’Agenzia delle entrate. L’obbligo parte
per chi ha un volume d’affari superiore a 400 mila euro dal primo luglio 2019.
Per gli altri dal primo gennaio 2020.
SEMPLIFICAZIONE
Disposizioni
urgenti per la deburocratizzazione, la tutela della salute, le politiche attive
del lavoro e altre esigenze indifferibili (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente
Giuseppe Conte, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni per la
deburocratizzazione, la tutela della salute, le politiche attive del lavoro e
altre esigenze indifferibili.
Di seguito alcune tra le principali misure previste.
1. MISURE PER IL LAVORO
Il decreto contiene disposizioni in materia di:
CIGS
per riorganizzazione o crisi aziendale – si consente la proroga degli
ammortizzatori sociali per il 2018 e 2019 per le imprese con più di 100
dipendenti, che abbiano problemi occupazionali. La cassa integrazione può
essere concessa per 12 mesi per riorganizzazione aziendale e sei mesi per il
caso di crisi;
trattamento
di mobilità in deroga – il trattamento di mobilità in deroga è concesso per 12
mesi a favore di quei lavoratori che hanno cessato o cessano la mobilità
ordinaria o in deroga dal 22 novembre 2017 al 31 dicembre 2018 a condizione che
a questi lavoratori siano applicate misure di politica attiva. La stessa misura
si applica ai i lavoratori dell’area di Termini Imerese e Gela che godono di
tale trattamento dal 2016.
riforma
della governance dell’Agenzia nazionale per il lavoro (Anpal);
abolizione
del libro unico del lavoro;
semplificazione
del rapporto biennale del personale;
semplificazione
in materia di imprese dello spettacolo;
semplificazione
del deposito dei contratti collettivi;
semplificazione
in materia di appalti;
semplificazione
della gestione separata.
2. MISURE PER LO SVILUPPO
ECONOMICO
Il decreto contiene disposizioni in materia di:
semplificazione
per le imprese agro-alimentari,
riduzione
oneri per le start-up, le piccole e medie imprese innovative e gli incubatori;
riduzione
di oneri informativi e obblighi delle imprese;
snellimento
delle procedure per la costituzione di società di capitali;
definizione
dei registri distribuiti (blockchain) e sostegno, con un fondo di
venture capital con Cassa Depositi e Prestiti per investire nelle startup
innovative e si creato un fondo blockchain per utilizzare
questa tecnologia a sostegno del made in Italy;
incentivazione
utilizzo strumenti di notificazione telematica;
norma
“Bramini” – si introducono norme a tutela di chi ha debiti nei confronti delle
banche ma vanta crediti nei confronti dello Stato;
disposizioni
per favorire la circolazione degli immobili oggetto di donazione;
esenzioni
in materia di invenzioni dei ricercatori delle università e degli enti pubblici
di ricerca;
RC
auto equa sul territorio – Per realizzare una RC auto equa, con canoni
differenziati rispetto al territorio, si eliminano i vincoli di trasferimento
della polizza da un assicuratore a un altro.
SALUTE
Il decreto contiene disposizioni in materia di:
transazioni
con le aziende farmaceutiche per il ripiano della spesa farmaceutica;
commissariamento
delle Regioni in piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario (viene
prevista l’incompatibilità della figura del commissario con qualsiasi altro
incarico istituzionale presso la Regione);
istituzione
della Anagrafe nazionale vaccini, con l’obiettivo di monitorare i programmi
vaccinali sul territorio;
istituzione
del fondo per la riduzione delle liste d’attesa.
TAGLIO AGLI SPRECHI E AI
COSTI DELLA POLITICA
Si riducono i costi della politica nelle Regioni a statuto
ordinario, speciale e nelle province autonome, mediante il calcolo contributivo
dei vitalizi derivanti da mandato elettivo regionale. Inoltre, si prevede il
blocco del trasferimento dei fondi per i vitalizi alle regioni che non ne
prevedano l’abolizione.
ALTRE MISURE
Il decreto contiene disposizioni in materia di:
Ferrovie
dello Stato – si autorizzata la spesa di 40 milioni di euro per il 2018 per
finanziare la parte servizi 2016/2021, del contratto di programma tra Ministero
delle infrastrutture e Ferrovie dello Stato. Per la parte investimenti
2017/2021, invece, si prevede la spesa di 600 milioni per il 2018;
fondo
di garanzia FSC – nel fondo di garanzia per le piccole e medie imprese sono
assegnati 735 milioni di euro per il 2018;
Genova
– sono stanziati ulteriori fondi per Genova. Per la ristrutturazione
dell’Autotrasporto 10 milioni di euro per il 2018 e 15 milioni per
l’adeguamento dei porti.
missioni
internazionali di pace – il fondo per le missioni di pace è incrementato in
modo da garantirne la copertura finanziaria per tutto il 2018.
LEGGE DI BILANCIO 2019
Bilancio di
previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per
il triennio 2019 – 2021 (disegno di legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente
Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria, ha
approvato il disegno di legge relativo al bilancio di previsione dello Stato
per l’anno finanziario 2019 e al bilancio pluriennale per il triennio 2019 –
2021.
Di seguito le principali innovazioni introdotte dal
provvedimento.
Reddito di cittadinanza – Si introdurrà una misura
universalistica di sostegno al reddito, con la previsione che nessun cittadino
abbia un reddito mensile inferiore ai 780 euro, che crescono in base al numero
dei componenti della famiglia.
Pensione
di cittadinanza – Le pensioni minime saranno aumentate fino a 780 euro, con una
differenziazione tra chi è proprietario di un immobile e chi non lo è.
Flat tax per partite Iva e
piccole imprese
– Si estendono le soglie minime del regime forfettario fino a 65 mila euro,
prevedendo un’aliquota piatta al 15 per cento.
Ires al 15 per cento – Si taglia dal 24 per cento
al 15 per cento l’Ires sugli utili reinvestiti per ricerca e sviluppo,
macchinari e per garantire assunzioni stabili, incentivando gli investimenti e
l’occupazione stabile.
Flat tax al 21 per cento sui nuovi contratti di affitto, anche
commerciali –
Si prevede una cedolare fissa al 21 per cento anche sui nuovi contratti di
affitto degli immobili commerciali, come i capannoni.
Superamento della legge Fornero – Si abrogano i limiti di età
per i pensionamenti previsti dalla legge Fornero, introducendo la “quota 100”:
si potrà andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi versati,
favorendo così chi ha iniziato a lavorare in età molto giovane e al contempo
agevolando il necessario ricambio generazionale nella Pubblica Amministrazione
e nel privato. Per le donne si proroga “Opzione Donna”, che permette alle
lavoratrici con 58 anni, se dipendenti, o 59 anni, se autonome, e 35 anni di
contributi, di andare in pensione.
Ires
verde – Si introducono incentivi fiscali per le imprese che riducono
l’inquinamento, usando tecniche di produzione con minori emissioni.
Risarcimento per le vittime
delle crisi bancarie
– Si stanzia un fondo da 1,5 miliardi per risarcire tutte le vittime delle
crisi bancarie. Il fondo è così ampliato di 14 volte rispetto a prima.
Rilancio degli investimenti
pubblici
– Si stanziano 15 miliardi aggiuntivi nei prossimi 3 anni per rilanciare gli
investimenti pubblici, soprattutto nell’ambito infrastrutturale,
dell’adeguamento antisismico, dell’efficientamento energetico,
dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie. Si crea inoltre una task
force per valutare, monitorare e attivare rapidamente i progetti
d’investimento.
Piano di assunzioni
straordinario
– Si stanziano 500 milioni per un grande piano di assunzioni per poliziotti,
magistrati e personale amministrativo, in modo da assicurare ai cittadini
maggiore sicurezza, processi civili e penali più rapidi e una Pubblica
Amministrazione più efficiente.
Task force per la qualità della spesa pubblica – Si crea una task force per
la revisione di tutta la spesa pubblica. Il team analizzerà nel dettaglio ogni
singola voce di spesa nel bilancio dello Stato per intervenire sugli sprechi ed
efficientare la spesa, intervenendo, tra l’altro, su auto blu, voli di Stato e
scorte.
Editoria, stop al finanziamento
pubblico
– Si prevede l’azzeramento graduale del fondo pubblico per l’editoria.
Pensioni d’oro – Si interviene sulle pensioni
d’oro, sopra i 4.500 euro mensili, in modo da rimodulare i trattamenti
pensionistici più elevati e renderli più equi in considerazione dei contributi
versati.
Riduzione delle spese militari – Si prevede una riduzione
delle spese militari pari ai fondi necessari per la riforma dei Centri per
l’impiego.
Liste d’attesa sanitarie – Si interviene per ridurre
drasticamente le liste d’attesa con lo stanziamento, tra l’altro, di un fondo
da 50 milioni per le regioni per gli interventi di abbattimento delle liste
d’attesa. Inoltre, con l’istituzione del Centro Unico di Prenotazione (CUP)
digitale nazionale, si potrà monitorare quando effettivamente sono stati presi
gli appuntamenti, in modo da evitare possibili episodi fraudolenti di indebito
avanzamento nelle liste d’attesa.
Più soldi per scuola e istituti
tecnici e professionali – Si stanziano i fondi necessari a una profonda riforma della
formazione tecnica e professionale, in modo da tornare a formare professionisti
e tecnici sempre più richiesti nel settore dell’industria e della moda.
Sgravi per chi assume manager innovativi – Si investe sull’innovazione
tecnologica, con incentivi fiscali importanti per tutte le imprese che
assumeranno un manager dell’innovazione altamente qualificato.
Italia.it – Più fondi per rilanciare
Italia.it e trasformarlo in sito per la promozione del made in Italy.
Potenziamento del fondo per il
microcredito alle imprese – Si raddoppia il fondo per le micro e piccole imprese.
Taglio agli sprechi – Si recuperano fino a 2
miliardi di euro grazie alla riorganizzazione della spesa, prevedendo l’obbligo
per le amministrazioni pubbliche di acquistare beni e servizi tramite Consip.
Fondi per la salute – Si stanziano 284 milioni per
i rinnovi contrattuali di tutto il personale del Servizio sanitario nazionale e
altri 505 milioni saranno attribuiti alle regioni per le spese farmaceutiche.
Abolizione del numero chiuso
nelle Facoltà di Medicina – Si abolisce il numero chiuso nelle Facoltà di Medicina,
permettendo così a tutti di poter accedere agli studi.
Gestioni commissariali della
Sanità – Si reintroduce
l’incompatibilità tra la carica di commissario alla Sanità e ogni incarico
istituzionale presso la regione soggetta a commissariamento.
Si
prevede l’incremento del Fondo per il servizio civile.”
Diego CAVALIERE
Dottore Commercialista – Studio EPICA –
Treviso