POST 509
Nella giornata di ieri 27 giugno 2019, è stata confermata la proroga al 30 settembre 2019 dei termini per i versamenti delle imposte Irpef, Ires, Irap e dell’Iva, per i soggetti nei confronti dei quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) e che dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito.
La disposizione di legge, approvata dal Senato, prevede che: “Per i soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale di cui all’articolo 9-bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, e che dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito, per ciascun indice, dal relativo decreto di approvazione del Ministro dell’economia e delle finanze, i termini dei versamentirisultanti dalle dichiarazioni dei redditi, da quelle in materia di imposta regionale sulle attività produttive, di cui all’articolo 17 del decreto del Presidente della Repubblica 7 dicembre 2001, n. 435, nonché dell’imposta sul valore aggiunto, che scadono dal 30 giugno al 30 settembre 2019 sono prorogati al 30 settembre 2019.
Le disposizioni di cui al comma 3 si applicano anche ai soggetti che partecipano a società, associazioni e imprese ai sensi degli articoli 5, 115 e 116 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, aventi i requisiti indicati nel medesimo comma 3”.
Sembra possibile affermare che tutti i soggetti possano beneficiare della proroga, anche se esclusi dall’applicazione degli Isa (come, ad esempio, i contribuenti minimi e forfettari); il fattore discriminante sembra essere rappresentato dalla tipologia di attività svolta, che deve essere inclusa tra quelle con riferimento alle quali sono stati elaborati gli Indici sintetici di affidabilità fiscale.
Inoltre, possono beneficiaredella proroga i soci delle societàche svolgono attività per le quali sono stati approvati gli ISA, ma soltanto se determinano il reddito per trasparenza.
Restano esclusi della prorogai contribuenti che dichiarano ricavi o compensi di importo superiore a 5.164.569 euro.
Dr.ssa Giulia Griselda
Studio EPICA – Treviso