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EPICANEWS

BLOG INFORMATIVO DELLO STUDIO EPICA

Aggiornamenti e notizie in materia aziendale, fiscale, contrattuale e societaria

Pubblicato in G.U. il Decreto Legge Fiscale: soppressione di Equitalia, nuovi adempimenti IVA, “rottamazione cartelle esattoriali”, nuova Voluntary Disclosure.

NEWS Posted on Tue, October 25, 2016 07:26:25

POST 160.

Ieri sera 24 ottobre 2016 è stato pubblicato
in Gazzetta Ufficiale l’annunciato Decreto Legge in materia fiscale (D.L. 22 ottobre 2016,
n. 193) che comprende in 16 articoli i seguenti provvedimenti:

1. Soppressione di
Equitalia dal 1 luglio 2017:
le societa’ del Gruppo Equitalia sono sciolte da
tale data e l’esercizio delle funzioni relative alla riscossione nazionale
è riattribuito all’Agenzia delle entrate;

2. Nuovi
adempimenti IVA:
in particolare è prevista una nuova comunicazione dei dati contabili riepilogativi
delle liquidazioni periodiche
dell’IVA;

3. Nuove
disposizioni in materia di dichiarazione integrativa a favore del contribuente
;

4.
“Rottamazione” delle cartelle esattoriali
;

5. Riapertura
dei termini della Voluntary Disclosure
.

Diego Cavaliere
Dottore
Commercialista – Studio EPICA – Treviso



Le annunciate novità in tema di studi di settore.

NEWS Posted on Sat, October 22, 2016 11:45:43

POST 159

Con il decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2017, a quanto annunciato in questi giorni, si è avviato il processo di eliminazione degli studi di settore quale strumento di accertamento da parte dell’Amministrazione Finanziaria.

Anche questo provvedimento è dettato dal nuovo corso instaurato dall’Amministrazione Finanziaria nella lotta all’evasione fiscale attraverso il dialogo e la collaborazione (c.d. compliance) con il contribuente. Il nuovo corso auspicato per gli studi di settore è il passaggio da strumento di legittimazione all’accertamento a quello naturale di strumento a supporto per la selezione dei contribuenti da controllare.

Il percorso di riforma si svilupperà su due binari.

A partire dal prossimo esercizio 2017 saranno introdotti gli indicatori di fedeltà fiscale per i contribuenti attualmente soggetti a studi di settore / parametri.
Successivamente, un decreto del Ministero dell’Economia dovrà disciplinare modalità e termini per la cancellazione progressiva di studi di settore e parametri. L’obiettivo del Governo è che il nuovo sistema sia a regime dal 2018.

Resta fermo, però, l’obbligo della compilazione di studi e parametri ancora per l’esercizio 2016.

I nuovi indicatori di fedeltà fiscale saranno richiesti ai contribuenti per procedere ad una valutazione di questi ultimi secondo un grado di affidabilità fiscale. Gli indici verranno desunti dai dati statistici e storici correlati all’attività svolta dal contribuente. Si passerà, pertanto, da un sistema con finalità oggi “accertativa” a quello diametralmente opposto di tipo premiale associato a tali indici, con il quale il contribuente virtuoso potrà accedere ad agevolazioni nei controlli, fatti salvi i casi di frode.

Luca Zannoni
Dottore Commercialista – Studio EPICA – Treviso



Legge di bilancio 2017: incremento del fondo di garanzia.

NEWS Posted on Wed, October 19, 2016 11:08:31

POST 158

Sabato scorso il Consiglio dei Ministri ha annunciato le novità incluse nel disegno di Legge di Bilancio 2017.
Al fine di stimolare gli investimenti il governo ha deciso di aumentare ad 1 miliardo di euro la dotazione del Fondo di Garanzia per le PMI.

Il Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese è una agevolazione del Ministero dello sviluppo economico che può essere attivata a fronte di finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari finanziari a favore di imprese e professionisti.
Il Fondo non interviene direttamente nel rapporto tra banca e cliente. Tassi di interesse, condizioni di rimborso ecc., sono lasciati alla contrattazione tra le parti. Sulla parte garantita dal Fondo non possono essere acquisite garanzie reali, assicurative o bancarie.
La garanzia pubblica, in pratica, sostituisce le garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento. Tale garanzia permette peraltro un assorbimento patrimoniale nullo per la banca che concede il prestito, elemento questo che dovrebbe permettere di ridurre in maniera significativa il costo del finanziamento stesso.
Possono essere garantite le imprese di micro, piccole o medie dimensioni (PMI) iscritte al Registro delle Imprese e i professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti ad associazioni professionali iscritte all’apposito elenco del Ministero dello Sviluppo Economico. L’impresa e il professionista devono essere valutati in grado di rimborsare il finanziamento garantito. Devono perciò essere considerati economicamente e finanziariamente sani sulla base di appositi modelli di valutazione che utilizzano i dati di bilancio (o delle dichiarazioni fiscali) degli ultimi due esercizi. Le start up sono invece valutate sulla base di piani previsionali. L’impresa o il professionista non può inoltrare la domanda direttamente al Fondo. Deve rivolgersi a una banca per richiedere il finanziamento e, contestualmente, richiedere che sul finanziamento sia acquisita la garanzia diretta. Sarà la banca stessa ad occuparsi della domanda.
L’intervento è concesso, fino ad un massimo dell’80% del finanziamento, su tutti i tipi di operazioni sia a breve sia a medio-lungo termine, tanto per liquidità che per investimenti. Il Fondo garantisce a ciascuna impresa o professionista un importo massimo di 2,5 milioni di euro, un plafond che può essere utilizzato attraverso una o più operazioni, fino a concorrenza del tetto stabilito, senza un limite al numero di operazioni effettuabili. Il limite si riferisce all’importo garantito, mentre per il finanziamento nel suo complesso non è previsto un tetto massimo.

Dr. Marco Bordignon

Studio EPICA – Treviso



Assegnazione agevolata e successiva cessione degli immobili, l’agenzia conferma: non è abuso del diritto.

NEWS Posted on Tue, October 18, 2016 10:24:37

POST 157

Ieri 17 ottobre 2016
l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una importante risoluzione (numero 93/E)
in tema di assegnazione agevolata dei beni immobili ai soci e successiva
rivendita degli stessi confermando che l’operazione non configura abuso del
diritto
.

L’eventuale cessione
degli immobili, effettuata dai soci in un momento successivo all’avvenuta
assegnazione, è una facoltà che il Legislatore non ha inteso vietare, con la
conseguenza che, ad avviso della Agenzia delle Entrate, “il legittimo risparmio
di imposta che deriva dall’operazione non è sindacabile ai sensi dell’articolo
10-bis della legge n. 212 del 27 luglio 2000
“. Tale convincimento trova la sua
ragion d’essere nella ratio della norma, diretta ad offrire l’opportunità –
tramite l’assegnazione ai soci o anche la trasformazione in società semplice –
di estromettere dal regime di impresa, a condizioni fiscali meno onerose di
quelle ordinariamente previste, quegli immobili per i quali allo stato attuale
non si presentano condizioni di impiego mediamente profittevoli. Pertanto, come
chiarito dalla Relazione illustrativa alla Legge di stabilità 2016, il regime
agevolativo è finalizzato alla fuoriuscita dalle società in particolare di
immobili che potenzialmente potrebbero poi essere nuovamente immessi nel
mercato, favorendo così la circolazione degli immobili e portando nuova linfa
ad un mercato che versa in una situazione piuttosto stagnante. Alla luce di
ciò, scrive l’Agenzia “risulta di tutta
evidenza che l’operazione di assegnazione dei beni con successiva cessione
effettuata direttamente dai soci a terzi, è del tutto in linea con le
intenzioni che il Legislatore vuole perseguire e quindi non è in contrasto con
le finalità delle norme fiscali o con i principi dell’ordinamento tributario
”.

Diego Cavaliere
Dottore Commercialista
– Studio EPICA – Treviso



Legge di bilancio 2017 e il capitolo competitività.

NEWS Posted on Tue, October 18, 2016 08:34:16

POST 156

Sabato scorso, come è noto, il Consiglio dei Ministri ha annunciato le novità incluse nel disegno di Legge di Bilancio 2017.

Le misure principali di sostegno alla competitività e di stimolo agli investimenti si possono riassumere con la proroga del super-ammortamento sull’acquisto di beni strumentali, il nuovo iper-ammortamento, l’incremento del Fondo di Garanzia per le PMI, la proroga della cosiddetta Nuova Sabatini, le nuove misure a sostegno delle start up innovative ed il rafforzamento della detassazione dei premi di produttività.

Pertanto, in base alle anticipazioni fornite dal Ministero dello Sviluppo economico, continuerà il beneficio fiscale del super-ammortamento che permette la deduzione al 140% del costo di acquisto per beni strumentali. Sembra certa invece una stretta per quanto riguarda l’acquisto di nuove auto aziendali che dovrebbe fermare la maggiorazione al 120%.

Novità assoluta risulta essere l’iper-ammortamento. Tale nuovo strumento agevolativo, come riportato dal Comunicato, si focalizza nell’”Industria 4.0” vale a dire negli investimenti in tecnologia, agrifood, risparmio energetico.

L’iper-ammortamento dovrebbe “funzionare” come il super-ammortamento, ma la maggiorazione arriverà al 250% sull’acquisto di beni strumentali e immateriali (software) funzionali all’evoluzione tecnologica e digitale dell’impresa.

Luca Zannoni
Dottore Commercialista – Studio EPICA – Treviso



Decreto correttivo Jobs act – Lavoro accessorio – nuove comunicazioni obbligatorie.

NEWS Posted on Tue, October 18, 2016 08:30:35

POST 155

A seguito
dell’emanazione del Dlgs 185/2016
correttivo del Jobs Act, sono state introdotte, con decorrenza dal 8 ottobre
2016, nuove ed aggiuntive modalità di comunicazione
delle prestazioni di lavoro accessorio
(c.d. Voucher) che ne consentono una maggiore tracciabilità e ne riducono
l’uso improprio.

Dopo una decina di
giorni dall’entrata in vigore dei nuovi obblighi durante i quali c’è stata
completa assenza di indicazioni operative da parte dell’Ispettorato Nazionale
del Lavoro, solo ieri 17 ottobre 2016 è stata dallo stesso emessa una circolare esplicativa, la n. 1/2016,
delle modalità di effettuazione delle nuove comunicazioni.

Pertanto a far data dal 8 ottobre 2016:

Tutti i committenti imprese e professionisti (esclusi
i committenti privati) che facciano ricorso all’utilizzo dei Voucher per
prestazioni di tipo accessorio devono:


Registrare
preventivamente, tramite la sezione apposita del sito dell’INPS, i voucher
acquistati, il lavoratore adibito, il luogo della prestazione e i giorni di
utilizzo, così come già veniva fatto in precedenza;


Comunicare tramite e-mail alla competente Direzione
del lavoro almeno 60 minuti prima dell’inizio
della prestazione i seguenti dati:

OGGETTO: codice
fiscale e ragione sociale del committente

CONTENUTO DELLA MAIL: – cod. fiscale e ragione sociale del
committente

– dati anagrafici o cod. fiscale del lavoratore

– luogo della prestazione

– giorno di
inizio della prestazione

– ora di
inizio e fine della prestazione

Non è consentito alcun allegato alla suddetta mail.

Conservare copia delle e-mail trasmesse per facilitare le attività di verifica in sede
ispettiva.

Per gli imprenditori agricoli il
contenuto della mail, da inviare sempre entro 60 minuti prima della
prestazione, sarà invece composto da:


cod. fiscale e ragione sociale del committente


dati anagrafici
o cod. fiscale del lavoratore


luogo della
prestazione


durata della
prestazione con riferimento ad un arco temporale non superiore a tre giorni

SANZIONI: la
violazione dell’obbligo di comunicazione preventiva all’ Ispettorato nazionale
del lavoro comporta l’applicazione della sanzione
amministrativa, non diffidabile, da euro 400 ad euro 2400
per ciascun
lavoratore per cui è stata omessa la comunicazione.

In caso sia stata omessa anche la comunicazione
preventiva all’INPS, sarà applicata la maxi sanzione per lavoro nero
.

Gli indirizzi di posta elettronica da utilizzare per le suddette comunicazioni preventive sono
pubblicati nella circolare n. 1/2016 dell’INL (Ispettorato nazionale del
lavoro) del 17/10/2016.

Se ne riportano
alcuni per comodità:

Voucher.Treviso@ispettorato.gov.it

Voucher.Venezia@ispettorato.gov.it

Voucher.Padova@ispettorato.gov.it

Voucher.Vicenza@ispettorato.gov.it

Voucher.Verona@ispettorato.gov.it

Voucher.Milano-Lodi@ispettorato.gov.it

Voucher.Roma@ispettorato.gov.it

Casellato Raffaella
Consulente del
lavoro –Studio EPICA – Treviso



La Manovra 2017, l’IRI e la convenienza fiscale per le Farmacie.

NEWS Posted on Sun, October 16, 2016 21:37:10

POST 154

Il Disegno
di Legge di Bilancio, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, propone tra le
diverse misure di rilancio dell’economia, l’Imposta sul Reddito
dell’Imprenditore (IRI), già contenuta all’art. 11 della Legge n.23/2014.

L’IRI è una flat tax, un’imposta fissa, avente la stessa aliquota dell’Ires
(ovvero il 24% dal 2017), e verrà applicata ai redditi prodotti dalle Ditte
individuali e dalle Società di persone, che non siano stati distribuiti
(prelevati).

In questo
modo viene assimilato il regime impositivo dei redditi prodotti dagli
Imprenditori individuali e dalle Società di persone a quello delle Società di
capitali
.

Attualmente
i redditi prodotti dalle Società di capitali sono assoggettati all’Ires, mentre
quelli prodotti dalle Ditte individuali e dalle Società di persone, a
prescindere che siano distribuiti (prelevati) o meno, sono assoggettati
all’Irpef.

Tuttavia
mentre l’Ires è fissa e pari al 27,5%, ma la Manovra di ieri prevede di ridurla
già dal prossimo anno al 24%, l’Irpef è crescente per scaglioni di reddito,
partendo da un minimo del 23% per redditi non superiori a 15 mila euro, fino ad
arrivare al 43% per redditi superiori a 75 mila euro.

Le Farmacie
private
, che stante la normativa speciale ancora in vigore, operano
esclusivamente in regime di Ditta individualo o Società di persone, sono quindi
interessate dalla nuova IRI.

Del resto l’IRI
presenta una soglia di convenienza molto alta.
Risulta infatti vantaggiosa qualora
i redditi complessivi imponibili Irpef abbiano una tassazione media superiore
al 24% ovvero, tralasciando le addizionali regionali e comunali, siano
superiori a 20 mila euro e non siano stati interamente distribuiti (prelevati).

Giovanni Loi
Dottore Commercialista
– Studio Epica – Mestre Venezia



Legge di Bilancio 2017: una nuova voluntary disclosure.

NEWS Posted on Sun, October 16, 2016 21:33:48

POST 153

Nella giornata di ieri, 15 ottobre 2016, il governo ha approvato il disegno di legge di bilancio 2017 ed un decreto legge di natura fiscale.

Tra le novità che si annunciano con la manovra, che dovrà essere approvata dal parlamento entro la fine del corrente anno, vi è anche la riapertura per tutto il 2017 della voluntary disclosure.

Stando alle anticipazioni giornalistiche la regolarizzazione dei capitali esteri (“vd internazionale”) e delle irregolarità fiscali interne (“vd nazionale”) riguarderà le annualità dal 2010 al 2015(attraverso una proroga dei termini della decadenza degli accertamenti “scaduti ed in scadenza per fine anno”).

Tra le novità, per evitare le contestazioni sulle movimentazioni dei conti “senza giustificazione”, la previsione di una imposta sostitutiva che si dovrebbe applicare sui movimenti che alimentano i conti e sui prelievi.

Diego Cavaliere
Dottore Commercialista – Studio EPICA – Treviso



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