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EPICANEWS

BLOG INFORMATIVO DELLO STUDIO EPICA

Aggiornamenti e notizie in materia aziendale, fiscale, contrattuale e societaria

Riduzione di due anni dei termini di accertamento in caso di pagamenti tracciati e di fatturazione elettronica.

Uncategorised Posted on Thu, November 24, 2022 20:08:17

POST 179/2022

Il prossimo 30 novembre 2022 scade il termine, per i soggetti solari, di presentazione della dichiarazione dei redditi riferita al periodo di imposta 2021.

In questa sede, i contribuenti che lo riterranno opportuno, potranno beneficiare del “regime premiale” di riduzione di 2 anni, degli ordinari 5, dei termini di accertamento in materia di IVA e imposte dirette, previsto dall’articolo 3 Dlgs 127/2015, comunicando il possesso di determinati requisiti.

Possono infatti accedere a detto regime premiale i contribuenti che producono redditi, e limitatamente a questi, di impresa o di lavoro autonomo qualora contemporaneamente:

  • utilizzino esclusivamente la fatturazione elettronica tramite SDI ovvero i corrispettivi telematici (anche laddove sussista l’esonero dall’obbligo di certificazione fiscale);
  • effettuino e/o ricevano pagamenti superiori a 500 euro esclusivamente con mezzi tracciati (bonifico bancario/postale, assegno bancario, circolare o postale, RiBa o MAV).

Il DM 4 agosto 2016 ha disposto dunque che i contribuenti che comunicano, per ciascun periodo di imposta, il possesso di tali requisiti nella dichiarazione dei redditi annuale possono accedere al regime premiale.

Per quanto attiene il periodo di imposta 2021, qualora il contribuente intenda comunicare il possesso dei requisiti per accedere al regime premiale, dovrà essere barrata l’apposita casella di cui al rigo RS136 (Redditi PF/SP 2022) ovvero al rigo RS269 (Redditi SC 2022).

Quanto ai contribuenti in regime forfettario si precisa che la legge finanziaria 2020 prevede uno specifico regime premiale che consente di ridurre di 1 anno i termini per l’accertamento per chi, anche in assenza di obbligo, decida di adottare la fatturazione elettronica (ormai obbligatoria dal 1.7.2022 anche per i forfettari che superano i 25 mila euro di ricavi/compensi annui). Questi soggetti, per godere di tale “sconto” di un anno, non sono tenuti a barrare la casella.

Tuttavia, si ritiene che anche i forfettari possano aderire al regime premiale di cui all’articolo 3 del Dlgs 127/2015 barrando l’apposita casella al rigo RS136 qualora rispettino, oltre al requisito della fatturazione elettronica per tutto il periodo di imposta, anche il requisito dell’utilizzo di mezzi tracciabili per pagamenti, effettuati o ricevuti, oltre i 500 euro.

Alberto Simonetti

Dottore Commercialista – Studio EPICA – Treviso – Udine



Nuova comunicazione alle CCIAA per l’istituzione del Registro dei titolari effettivi.

Uncategorised Posted on Wed, November 23, 2022 10:15:47

POST 178/2022

A seguito della pubblicazione nella G.U. del 25 maggio 2022 del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 11 marzo 2022, n. 55 una serie di soggetti, ed in particolare:

– le imprese dotate di personalità giuridica (società per azioni, società a responsabilità limitata, società in accomandita per azioni, società cooperative, società di mutuo soccorso, società consortili);

– le persone giuridiche private iscritte nei registri di Provincia e Commissariato del Governo (associazioni, fondazioni e simili);

– i trust produttivi di effetti giuridici

saranno tenuti a breve ad un nuovo adempimento: la comunicazione al Registro delle Imprese dei dati afferenti al titolare effettivo o dei titolari effettivi.

Sul concetto di titolare effettivo si rinvia a:

https://titolareeffettivo.registroimprese.it/home?utm_source=2022-imprese-pec&utm_medium=email&utm_campaign=titolare-effettivo

In tale prospettiva i Registri delle Imprese stanno già inviando via pec ai predetti soggetti un avviso informativo sul futuro adempimento che, si sottolinea, diverrà operativo non appena saranno approvati i provvedimenti attuativi (che stabiliranno quindi le modalità ed i tempi di comunicazione).

E’ importante al momento sottolineare che, ai fini dell’esplicazione del suddetto adempimento, è necessario che il legale rappresentante della Società o Ente disponga della firma digitale.

Elena Ravani e Giulia Granello

Studio Epica Treviso



Disegno di legge di bilancio.

Uncategorised Posted on Tue, November 22, 2022 15:33:18

POST 177/2022

Il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri lunedì 21 novembre 2022 ha approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 e l’aggiornamento del Documento programmatico di bilancio (DPB).

I provvedimenti, che verranno trasmessi al Parlamento e alle autorità europee, prendono come riferimento il quadro programmatico definito nell’integrazione alla Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2022 e quantificano l’ammontare del valore delle misure contenute nella manovra di bilancio in 35 miliardi di euro.

A seguire il Comunicato Stampa ufficiale del Governo.

“La manovra si basa su un approccio prudente e realista che tiene conto della situazione economica, anche in relazione allo scenario internazionale, e allo stesso tempo sostenibile per la finanza pubblica, concentrando gran parte delle risorse disponibili sugli interventi a sostegno di famiglie e imprese per contrastare il caro energia e l’aumento dell’inflazione.

Altre risorse sono stanziate per interventi di riduzione del cuneo fiscale e dell’Iva su alcuni prodotti, di aumento dell’assegno unico per le famiglie, per agevolazioni sulle assunzioni a tempo indeterminato per donne under 36 e per percettori di reddito di cittadinanza, per la proroga delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa per i giovani.

In materia fiscale, si estende la flat tax fino a 85.000 euro per autonomi e partite Iva e si ampliano le misure per la detassazione ai premi dei dipendenti, oltre a intervenire con una “tregua fiscale” per cittadini e imprese che in questi ultimi anni si sono trovati in difficoltà economica anche a causa delle conseguenze del COVID-19 e dell’impennata dei costi energetici.

Sul fronte delle pensioni, oltre alla conferma di “opzione donna” rivisitata e “Ape sociale”, si attua l’indicizzazione delle pensioni al 120% e si introduce per l’anno 2023 un nuovo schema di anticipo pensionistico, che permette di uscire dal lavoro con 41 anni di contributi e 62 anni di età e prevede bonus per chi decide di restare al lavoro.

Misure contro il caro energia 

Le risorse destinate alle misure contro caro energia per i primi tre mesi del 2023 che consentiranno di aumentare gli aiuti a famiglie e imprese allargando anche la platea dei beneficiari ammontano a oltre 21 miliardi di euro. Nel dettaglio, confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette, rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35% mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%.
Per il comparto sanità e per gli enti locali, compreso il trasporto pubblico locale, stanziati circa 3.1 miliardi. 

Pacchetto famiglia 

Bonus sociale bollette – Per le famiglie più fragili confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro. 

Misure contro inflazione – Riduzione dell’Iva dal 10 al 5% per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile. Viene inoltre istituito un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15mila gestita dai comuni e volta all’acquisto di beni di prima necessità. Si tratta di una sorta di “buoni spesa” da utilizzare presso punti vendita che aderiscono all’iniziativa con un’ulteriore proposta di sconto su un paniere di prodotti alimentari.

Assegno unico per le famiglie con 3 o più figli (610 milioni) – Per il 2023 sarà maggiorato del 50% per il primo anno, e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 3 o più figli. Confermato l’assegno per i disabili.

Premi di produttività detassati – Per i dipendenti aliquota al 5% per premi di produttività fino a 3.000 euro.

Agevolazioni assunzioni a tempo indeterminato – Agevolazioni alle assunzioni a tempo indeterminato con una soglia di contributi fino a 6 mila euro per chi ha già un contratto a tempo determinato e in particolare pe le donne under 36 e per i percettori del reddito di cittadinanza. 

Agevolazioni per acquisto prima casa – Proroga per il 2023 delle agevolazioni per acquisto prima casa per i giovani under 36 

Flat tax incrementale per i lavoratori al 15% – Introduzione per i lavoratori autonomi di una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro.

Scuole

Per le scuole partitarie è previsto il ripristino del contributo (70 mln) + trasporto disabili (24 mln)

Pensioni 

Si avvia un nuovo schema di anticipo pensionistico per il 2023 che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica (quota 103). Per chi decide di restare a lavoro decontribuzione del 10%. 

Opzione donna – Prorogata per il 2023 Opzione donna con modifiche: in pensione a 58 con due figli o più, 59 con un figlio, 60 altri casi.

Confermata anche Ape sociale per i lavori usuranti.

Reddito di cittadinanza 

Dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7/8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. E’ inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito. Si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua.

Tetto al contante 

Dal 1° gennaio 2023 la soglia per l’uso del contante salirà da 1.000 a 5.000 euro.

Imprese

Sospensione plastic e sugar tax – Prevista la sospensione anche per il 2023 dell’entrata in vigore di plastic e sugar tax, le imposte sui prodotti in plastica monouso e sulle bevande zuccherate. 600mln

Fondo garanzia Pmi – Rifinanziato il fondo per 1 miliardo per il 2023. Il fondo garantisce tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all’attività d’impresa concesse da un soggetto finanziatore (banca o altro). Prorogato bonus Ipo (credito imposta per favorire la quotazione pmi in borsa)

Riattivazione società Ponte Stretto

Per riavviare il progetto di realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina prevista la riattivazione della società Stretto di Messina spa attualmente in liquidazione”.



Le nuove disposizioni per il Super bonus per l’anno 2023: riduzione della detrazione al 90 per cento e nuovi requisiti di accesso, ma con alcune deroghe.

Uncategorised Posted on Tue, November 22, 2022 09:44:55

POST 176/2022

A seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Aiuti-quater (D.L. 176 del 18.11.2022) divengono ufficiali le novità in tema Super bonus edilizia che vi avevamo anticipato lo scorso 15 novembre nel nostro precedente post 175/22.

L’art. 9 del Decreto Aiuti-quater prevede le seguenti modifiche e novità, alcune riguardanti gli interventi realizzati negli immobili “condominio”, altri per gli interventi realizzati nelle unità unifamiliari.

Interventi condominiali:   

– riduzione dalla percentuale di detrazione dal 110 per cento al 90 per cento delle spese sostenute nell’anno 2023 per gli interventi realizzati dai condomìni o dai c.d. “condomini minimi impropri” (edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche). Come già previsto dalla precedente normativa, la percentuale di detrazione scenderà ulteriormente al 70 per cento nell’anno 2024 e al 65 per cento nell’anno 2025.

– la riduzione della percentuale di detrazione per le spese sostenute nell’anno 2023 non si applica in soli due casi:

a) interventi per i quali alla data del 25 novembre 2022 risulti effettuata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) e, in caso di interventi su edifici condominiali, all’ulteriore condizione che la delibera assembleare che abbia approvato l’esecuzione dei lavori risulti adottata in data antecedente al 25 novembre 2022;

b) interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici per i quali alla data del 25 novembre 2022 risulti presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.

Interventi su immobili unifamiliari:

– proroga della detrazione nella misura del 110 per cento della spesa sostenuta fino al 31 marzo 2023 per gli interventi realizzati nelle abitazioni unifamiliari che alla data dello scorso 30 settembre risultavano eseguiti per almeno il 30 per cento dell’intervento complessivo;

– nuova detrazione nella misura del 90 per cento della spesa sostenuta entro il 31 dicembre 2023 per gli interventi realizzati da persone fisiche ed avviati a partire dal 1° gennaio 2023 sulle unità unifamiliari, ma solo al rispetto delle seguenti condizioni:

a. il contribuente beneficiario della detrazione deve essere titolare di un diritto di proprietà o diritto reale di godimento dell’unità immobiliare;

b. l’unità immobiliare deve essere adibita ad abitazione principale;

c. il contribuente deve avere un “reddito di riferimento” non superiore a 15.000 euro.

Il reddito di riferimento viene calcolato dividendo i redditi complessivi posseduti dal “nucleo famigliare” (contribuente, coniuge, famigliari conviventi) nell’anno precedente a quello in cui vengono sostenute le spese, quindi nell’anno 2022, per un numero di parti determinato in base ad apposite tabelle allegate al Decreto.

Il Decreto contiene inoltre una nuova disposizione in tema di cessione del credito.  

Per i soli crediti derivanti da comunicazioni di cessione del credito o di sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate entro lo scorso 31 ottobre 2022, i soggetti cessionari possono optare per ripartire l’importo del credito in 10 rate annuali di pari importo, anziché nelle attuali quattro rate, attraverso apposita comunicazione da inviare in via preventiva all’Agenzia delle Entrate con procedura telematica.

Il Decreto ribadisce infine che la quota di credito d’imposta non utilizzata nell’anno non può essere usufruita negli anni successivi e non può essere chiesta a rimborso.

Chiara Curti

Dottore Commercialista – Studio EPICA – Treviso



Super bonus al 110% solo con Cilas presentata entro il 25 novembre.

Uncategorised Posted on Tue, November 15, 2022 18:50:13

POST 175/2022

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo del “Decreto Aiuti Quater” che andrà a disciplinare, tra l’altro, il cosiddetto “super bonus 110 per cento” previsto per particolari interventi nel settore edilizia.

In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto, sulla base di quanto anticipato in conferenza stampa dal Presidente del Consiglio, il super bonus, oggi in vigore nella misura del 110 per cento, verrebbe ridotto al 90 per cento già a partire dall’anno 2023, per poi scendere (ma questo era già previsto nella precedente normativa) al 70 per cento nell’anno 2024 e al 65 per cento nell’anno 2025.

Per salvaguardare gli interventi di “imminente realizzazione” di condomìni e di edifici di unico proprietario composti da due ad un massimo quattro unità immobiliari, verrebbe inoltre prevista una fase transitoria in base alla quale il superbonus rimarrebbe nella misura del 110 per cento per le spese sostenute nell’anno 2023 in relazione agli interventi per i quali la comunicazione asseverata di inizio lavori (Cilas) o – in caso di demolizione e ricostruzione – le formalità amministrative per l’acquisizione dei titoli abilitativi risultano essere presentate entro il prossimo 25 novembre.

Secondo quanto anticipato nella suddetta conferenza stampa, per i condomini sarebbe inoltre necessario aver deliberato l’intervento prima della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Decreto e aver presentato la Cilas al Comune prima della data del prossimo 25 novembre.

Sembra inoltre essere prevista un’apertura del Governo verso la proroga delle detrazioni in misura maggiorata anche per le abitazioni unifamiliari. Per tali interventi la norma vigente prevede il mantenimento della detraibilità della spesa al 110 per cento fino alla fine dell’anno 2022, ma solo per gli interventi che alla data dello scorso 30 settembre siano stati realizzati per il 30 per cento dell’intervento complessivo. Secondo quanto anticipato, per tali interventi potrebbe esserci la proroga al 110 per cento per le spese sostenute entro il 31 marzo 2023, mentre per i nuovi interventi dovrebbe venire inserita la possibilità di detrarre il 90 per cento delle spese sostenute nell’anno 2023, ma solo a condizione che l’immobile oggetto di interventi sia l’abitazione principale dei contribuenti e che gli stessi non superino determinate soglie di reddito.

Come anticipato, per ogni dettaglio e per una corretta e dovuta precisazione in merito all’applicazione delle suddette nuove disposizioni si deve necessariamente attendere la pubblicazione della norma in Gazzetta Ufficiale. 

Chiara Curti

Dottore Commercialista – Studio EPICA – Treviso



Aggiornamento sul credito d’imposta bonus investimenti in beni strumentali.

Uncategorised Posted on Tue, November 15, 2022 09:37:30

POST 174/2022

La data del 31/12/2022 rappresenta uno spartiacque sia per il bonus beni strumentali industria 4.0 sia per i beni strumentali “ordinari”.

In considerazione del fatto che:

  • per i beni generici “ordinari” (non Industria 4.0) l’agevolazione spetterà solamente per gli acquisti fatti entro il prossimo 31/12/2022; salvo la possibilità di “prenotare” il bene entro tale data (ordine + acconto del 20% del prezzo) con effettuazione dell’investimento entro il 30/6/2023;
  • per i beni industria 4.0 (materiali ed immateriali) di cui alle tabelle A e B Legge 232/2016 l’agevolazione è prevista fino al 31/12/2025 (30/6/2026 per beni prenotati entro il 31/12/2025) ma con percentuali di credito di imposta inferiori a quelle attuali.

Va quindi valutata l’opportunità di effettuare investimenti entro il 31/12/2022 o per lo meno di effettuare la relativa prenotazione entro tale data.

Per prenotazione fatta entro il 31/12/2022 si intende aver fatto l’ordine di acquisto, che questo sia stato accettato dal fornitore, e aver effettuato il pagamento di un acconto almeno pari al 20% del costo  complessivo del bene (o aver pagato un importo a titolo di maxi-canone almeno pari al 20% del costo sostenuto dal concedente, in caso di acquisto in leasing).

Riassumiamo di seguito la normativa ad oggi vigente.

BENI GENERICI (NON INCLUSI NELLE TAB. A E B L. 232/16):

  • beni nuovi sia materiali che immateriali;
  • credito riconosciuto per gli acquisti effettuati fino al 31/12/2022 o prenotati entro tale data e con conclusione dell’acquisto entro il 30/6/2023;
  • credito del 6% con un limite di costi ammissibili di € 2.000.000 per beni materiali e € 1.000.000 per beni immateriali;
  • nessun credito di imposta è previsto per gli investimenti effettuati dal 1/1/2023 (e non prenotati entro il 31/12/2022).

BENI MATERIALI INDUSTRIA 4.0

  • spetta esclusivamente alle imprese per beni materiali nuovi con caratteristiche di cui all’allegato A della legge 232/16;
  • il credito d’imposta spetta in misura diversa a seconda dell’importo dell’investimento e del momento di effettuazione:
  • per investimenti fino a € 2.500.000 effettuati entro il 31/12/2022 (o prenotati entro il 31/12/2022 e conclusi entro il 30/6/2023) la misura del credito è il 40%; per gli investimenti dal 01/01/2023 al 31/12/2025 l’aliquota passa al 20%;
  • per investimenti da € 2.500.000 fino a € 10.000.000 effettuati entro il 31/12/2022 (o prenotati entro il 31/12/2022 e conclusi entro il 30/6/2023) la misura del credito è il 20%; per gli investimenti dal 01/01/2023 al 31/12/2025 l’aliquota passa al 10%;
  • per investimenti da € 10.000.000 fino al limite massimo di € 20.000.000 effettuati entro il 31/12/2022 (o prenotati entro il 31/12/2022 e conclusi entro il 30/6/2023) la misura del credito è il 10%; per gli investimenti dal 01/01/2023 al 31/12/2025 l’aliquota passa al 5%.
  • Per la quota superiore a 10 milioni di euro degli investimenti inclusi nel PNRR, diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione ecologica individuati con decreto del Mise, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 5 per cento del costo fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 50 milioni di euro.

BENI IMMATERIALI INDUSTRIA 4.0

  • spetta esclusivamente alle imprese per beni immateriali nuovi con caratteristiche di cui all’allegato B della legge 232/16;
  • il credito di imposta spetta in misura diversa a seconda del momento di effettuazione dell’investimento:
  • per investimenti effettuati entro il 31/12/2022 (o prenotati entro il 31/12/2022 e conclusi entro il 30/6/2023) la misura del credito è il 50%;
  • per investimenti effettuati dal 1/1/2023 al 31/12/2023 (o prenotati entro il 31/12/2023 e conclusi entro il 30/6/2024) la misura del credito è il 20%;
  • per investimenti effettuati dall’1/1/2024 al 31/12/2024 (o prenotati entro il 31/12/2024 e conclusi entro il 30/6/2025) la misura del credito è il 15%
  • per investimenti effettuati dal 1/1/2025 al 31/12/2025 (o prenotati entro il 31/12/2025 e conclusi entro il 30/6/2026) la misura del credito è il 10%;
  • il limite massimo di costi ammissibile è di € 1.000.000.

La prenotazione è necessaria per individuare la norma agevolativa applicabile, tenendo conto che il beneficio ossia l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta sarà fruibile solo quando il bene entrerà in funzione o sarà interconnesso per i beni 4.0. Il credito d’imposta è utilizzabile in tre quote annuali a partire dal momento dell’entrata in funzione o dall’interconnessione per i beni 4.0.

Con riferimento agli investimenti in beni materiali ed immateriali industria 4.0 è necessaria la redazione di una perizia asseverata o di un attestato di conformità da cui risulti che i beni hanno le caratteristiche previste e che sono interconnessi al sistema aziendale. Per i beni di costo inferiore a € 300.000 la perizia può essere sostituita da una dichiarazione sostitutiva resa dal legale rappresentante. E’ previsto anche l’invio di una comunicazione al Mise entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo di effettuazione dell’investimento.

Si ricorda che sono esclusi dall’agevolazione i seguenti beni:

  • veicoli ed altri mezzi di trasporto di cui all’art. 164 Tuir;
  • beni per i quali il DM 31/12/1988 stabilisce aliquote di ammortamento inferiori a 6,5%;
  • fabbricati e costruzioni;
  • beni di cui all’allegato 3 alla L. 208/2015;
  • beni gratuitamente devolvibili delle imprese operanti in concessione e a tariffa nei settori dell’energia, dell’acqua, dei trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni, della raccolta e depurazione delle acque di scarico e della raccolta e smaltimento rifiuti.

Raffaella Garbin – Dottore Commercialista – Studio EPICA – Vicenza

Laura Barbieri –  Dottore Commercialista – Studio EPICA – Treviso



Misure urgenti in materia di energia elettrica, gas naturale e carburanti (decreto-legge).

Uncategorised Posted on Sat, November 12, 2022 14:55:02

POST 173/2022

Il Consiglio dei Ministri ha approvato giovedì 10 novembre 2022 un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di energia elettrica, gas naturale e carburanti.

Di seguito le principali misure introdotte, così come riportate nel Comunicato Stampa del Governo.

Benefit aziendali esentasse

Si innalza per il 2022 il tetto dell’esenzione fiscale dei cosiddetti “fringe benefit” aziendali, fino a 3 mila euro.

Si tratta di una misura di welfare aziendale che punta a incrementare gli stipendi dei lavoratori, attraverso il rimborso anche delle utenze (acqua, luce e gas).

Contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, per il mese di dicembre 2022

Con uno stanziamento di 3,4 miliardi di euro, si proroga fino al 31 dicembre 2022 il contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese e delle attività come bar, ristoranti ed esercizi commerciali per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.

Confermate le aliquote potenziate del credito di imposta pari a:

  • 40 per cento per le imprese energivore e gasivore;
  • 30 per cento per imprese piccole che usano energia con potenza a partire dai 4,5 kW.

Disposizioni in materia di accise e d’imposta sul valore aggiunto su alcuni carburanti

Si stanziano 1,3 miliardi di euro per la proroga dal 19 novembre al 31 dicembre 2022 dello sconto fiscale sulle accise della benzina e del diesel, che conferma il taglio di 30,5 centesimi al litro (considerato anche l’effetto sull’Iva). Per il GPL lo sconto vale 8 centesimi di euro ogni kg, che sale a circa 10 centesimi considerando l’impatto sull’Iva.

Misure di sostegno per fronteggiare il caro bollette

Per fronteggiare l’incremento dei costi dell’energia, le imprese potranno richiedere ai fornitori la rateizzazione, per un massimo di 36 rate mensili, degli importi dovuti relativi alla componente energetica di elettricità e gas naturale per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023.

Al fine di assicurare la più ampia applicazione della misura, SACE S.p.a. è autorizzata a concedere una garanzia pari al 90 per cento degli indennizzi generati dalle esposizioni relative ai crediti vantati dai fornitori di energia elettrica e gas naturale residenti in Italia. La garanzia è rilasciata a condizione che l’impresa non abbia approvato la distribuzione di dividendi o il riacquisto di azioni negli anni per i quali si richiede la rateizzazione, sia per sé stessa che per quelle del medesimo gruppo.

Misure per l’incremento della produzione di gas naturale

Al fine di contribuire al rafforzamento della sicurezza degli approvvigionamenti di gas naturale è previsto un finanziamento a copertura delle spese sostenute dal GSE (Gestore dei servizi energetici).

Si proroga dal 31 dicembre 2022 al 31 marzo 2023 il termine entro il quale il GSE potrà cedere a prezzi calmierati il gas naturale.

Sono previste inoltre, al fine di incrementare la produzione nazionale di gas naturale, l’aumento delle quantità estratte da coltivazioni esistenti in zone di mare e l’autorizzazione di nuove concessioni tra le 9 e le 12 miglia.

Misure urgenti in materia di mezzi di pagamento

Si stanziano 80 milioni di euro per la concessione di un credito d’imposta agli esercenti per la trasmissione della fattura telematica all’Agenzia delle entrate. Il contributo è pari al 100 per cento della spesa sostenuta, fino a 50 euro per ogni registratore telematico acquistato.

Tetto al contante

Dal 1° gennaio 2023 la soglia massima per il pagamento in contanti passa da 1.000 a 5.000 euro.

Superbonus

Si anticipa la rimodulazione al 90 per cento per le spese sostenute nel 2023 per i condomini e si introduce la possibilità, anche per il 2023, di accedere al beneficio per i proprietari di singole abitazioni, a condizione che si tratti di prima casa e che i proprietari stessi non raggiungano una determinata soglia di reddito (15mila euro l’anno, innalzati in base al quoziente familiare). 

Il superbonus si applica invece al 110 per cento fino al 31 marzo 2023 per le villette unifamiliari che abbiano completato il 30 per cento dei lavori entro il 30 settembre 2022.

Esenzioni in materia di imposte

Per il settore dello spettacolo (cinema, teatri, sale per concerti) non è dovuta la seconda rata IMU per gli immobili, a condizione che i proprietari siano anche i gestori delle attività.

Rinnovo del contratto degli insegnanti

Si stanziano ulteriori 100 milioni per il rinnovo del contratto del comparto istruzione e ricerca.

Esenzione imposta di bollo emergenze

Si introduce una disposizione che prevede, a regime, l’esenzione dall’imposta di bollo per le domande presentate per la richiesta di contributi, aiuti o sovvenzioni, comunque denominati, a favore delle popolazioni colpite da eventi calamitosi.



Contributo Extra per le imprese operanti nel settore Wedding / Intrattenimento / HORECA.

Uncategorised Posted on Thu, November 10, 2022 10:36:54

POST 172/2022

L’articolo 1, comma 17-bis, D.L. 152/2021, ha previsto un contributo a fondo perduto a favore delle imprese del settore della ristorazione, dell’intrattenimento e dell’Ho.re.ca.

Tale contributo è riconosciuto, ai sensi e nel rispetto del c.d. regime “De minimis” (regolamento Ue n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e successive modificazioni).

Il contribuente, destinatario dell’aiuto, deve presentare un’autocertificazione con l’indicazione dell’ammontare degli aiuti di Stato in regime “De minimis”, la cui registrazione nel RNA è avvenuta o avverrà nel triennio 2022-2024.

Il massimale di aiuti “De minimis” nel triennio non può superare € 100.000 se si svolge anche attività di trasporto merci su strada conto terzi e non può superare € 200.000 se si svolge altre attività.

La dichiarazione dovrà essere presentata a partire dal 07 novembre 2022 ed entro il 21 novembre 2022.

Il contributo in esame è riconosciuto alle imprese:

  • Che sono risultate ammissibili al contributo di cui all’articolo 1-ter, D.L. n. 73/2021, c.d. “Decreto Sostegni -Bis” (precedente contributo Wedding-intrattenimento e Ho.re.ca).
  • Che svolgono quale attività prevalente, una delle attività individuate dai seguenti codici Ateco:

56.10 – Ristoranti e attività di ristorazione mobile;

56.21 – Fornitura di pasti preparati (catering per eventi);

56.30 – Bar e altri esercizi simili senza cucina.

Il contributo aggiuntivo ammonta ad € 10 milioni.

Le risorse sono ripartite tra le imprese in possesso dei requisiti richiesti secondo le modalità:

  • 70% ugualmente ripartito tra tutte le imprese
  • 20% ripartito tra le imprese con ricavi 2019 superiori a € 100.000;
  • 10% ripartito tra le imprese con ricavi 2019 superiori a € 300.000.

Il contributo è corrisposto dall’Agenzia delle Entrate mediante accredito diretto sul conto corrente bancario o postale sul quale è già stato accreditato il precedente contributo di cui al c.d. “Decreto Sostegni -bis”.

L’agevolazione non è tassata ai fini IRPEF/IRES/IRAP.

Andrea Salmistraro

Studio EPICA Vicenza



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